Situato nel comune di Bacoli, il Parco Borbonico del Fusaro è un giardino storico che si affaccia sulle acque del Lago Fusaro. Fu realizzato nel ’700 dalla famiglia reale dei Borbone, in origine era una riserva di caccia e di pesca. Oggi è un parco comunale dove residenti e turisti giungono per fare una passeggiata nella natura, o scattare qualche fotografia ad uno dei più affascinanti gioielli architettonici dei Campi Flegrei: la Casina Vanvitelliana.
- Giardino storico del '700
- Storia
- Restauro
- Flora e Fauna
- Vagone della Memoria
- Attrazioni e Servizi
- Come arrivare
- Mappa
Parco Borbonico del Fusaro, storico giardino del settecento sulle rive del Lago Fusaro
Il Parco Borbonico del Fusaro è tra le mete più popolari dei Campi Flegrei. In tanti hanno visitato questo splendido giardino storico per ammirare almeno una volta uno dei suoi elementi più caratteristici: la Casina Vanvitelliana. Un piccolo gioiello architettonico sospeso su un isolotto artificiale in mezzo al Lago Fusaro, ai tempi faceva parte delle residenze dei Borbone.
Il parco è un'area immersa nella natura. Un punto verde che spicca nel grigiore urbano. L'accesso è gratuito, qui si può sostare su una delle tante panchine presenti, all’ombra di una folta vegetazione. Oppure fare una passeggiata sul percorso ciclo-pedonale che circonda il lago, antistante al giardino. È proprio la vista sul Fusaro, infatti, che arricchisce il tutto. Nelle sue acque si coltivano cozze e ostriche, una tradizione che risale agli antichi romani e che fu tramandata dagli stessi Borbone. La zona ha vissuto anche decenni di abbandono, ma grazie a degli interventi di riqualificazione è tornata al suo splendore e oggi vanta un notevole flusso turistico.
La storia del Parco Borbonico del Fusaro
Il Parco Borbonico del Fusaro nacque nel '700, epoca in cui Ferdinando IV di Borbone decise di trasformare l’area che circondava il Lago Fusaro in una riserva di caccia e pesca, ma anche una zona di divertimento e riposo. Questo era un luogo cardine anche sotto il profilo economico, perché l’allevamento di mitili nel lago (tradizione che risaliva agli antichi romani) era decisamente fruttuoso. Le cozze e le ostriche provenienti da queste acque avevano un sapore particolare che le rendeva speciali, probabilmente dovuto alle sorgenti vulcaniche che sfociavano nel lago e regalavano ai frutti di mare un gusto diverso. Nel tempo divennero delle prelibatezze rinomate, in tanti arrivavano qui, anche da molto lontano, per assaggiarle o acquistarle.
Per quanto riguarda il giardino, dalle vecchie planimetrie si evince che in origine era diviso in tre parti: quella centrale (corrispondente all’entrata principale), quella a sud e quella a nord (con accessi secondari da via Fusaro). All’interno c’era una lunga banchina pedonale che circondava il lago e una folta vegetazione costituita da aiuole, agrumeti, querce, lecci, rovelle, palme, muschi, ortiche etc.
Contestualmente, nel 1782 fu costruita la Casina Vanvitelliana, per opera dell’architetto Carlo Vanvitelli (figlio del più noto Luigi Vanvitelli, che realizzò la Reggia di Caserta). Qui Ferdinando IV era solito riposarsi dopo le battute di caccia e trascorrere piacevoli momenti di relax. Più tardi, nel 1827, nel parco venne inserito un altro edificio soprannominato Palazzo dell'Ostrichina, che per molti anni ha ricoperto il ruolo di ristorante reale. Vennero inoltre realizzati due grandi Stalloni per i cavalli e uno spiazzo circolare all’entrata del parco, funzionale per la circolazione delle carrozze.
Gli interventi di restauro del Parco Borbonico del Fusaro
Negli anni avvenire, il Parco Borbonico del Fusaro è stato oggetto di scarsa manutenzione e condizioni ambientali sfavorevoli. Questo, nel 1834 e nel 1849, fu causa di una moria di ostriche, di conseguenza divenne essenziale dare il via a progressive opere di restauro e risanamento del lago. Venne aperta una nuova foce più ampia e anche il giardino subì delle trasformazioni.
L’ultima riqualificazione fu eseguita dalla Soprintendenza BAPSAE (Archeologia Belle Arti e Paesaggio) del Comune di Napoli e provincia, finanziata con i fondi del P.O.R. 2000 – 2006. L'obiettivo era garantire la conservazione delle piante storiche del parco, perciò gli errori di potatura furono corretti e le piante infestanti sradicate. Gli interventi edili, invece, coinvolsero la cancellata d’ingresso, la banchina attorno al lago, gli Stalloni e il Palazzo dell’Ostrichina. Vennero inoltre realizzati dei canali per la raccolta delle acque piovane e degli impianti di illuminazione e antincendio.
Flora e Fauna del Parco Borbonico
Dopo le numerose operazioni di restauro, oggi finalmente il Parco Borbonico del Fusaro può vantare un’area verde protetta, composta da una moltitudine di piante e fiori. Oleandri, mirti, aiuole, agrumeti, ficus, querce, pini, eucalipti, sono solo alcuni degli arbusti che impreziosiscono il giardino. In più, una ricca fauna di volatili popola la zona. Qui è possibile osservare numerose specie di uccelli, prevalentemente piscivore, che si aggirano attorno al Lago Fusaro. Ad esempio il cormorano (la specie dominante) ma anche la folaga, il gabbiano reale, il gabbiano comune, il martin pescatore, il tuffetto, l’airone cenerino e lo svasso maggiore. L’avvistamento è più probabile nei mesi invernali, quando le condizioni per la riproduzione sono più favorevoli.
Il Vagone della Memoria al centro del Parco Borbonico
Dal 27 gennaio 2021, la Giornata della Memoria, il Parco Borbonico del Fusaro ospita il Vagone della Memoria. Si tratta di un carro merci proveniente dal Brennero, che ai tempi della Seconda Guerra Mondiale veniva utilizzato per la deportazione degli ebrei italiani ai campi di concentramento di Auschwitz. In Italia ne esistono altri 4, collocati nella stazione di Milano al binario 21. Proprio da qui partivano i convogli nazisti. Il carro, tuttora parte del giardino, è un simbolo storico importante. Il Comune di Bacoli ha voluto che il Parco diventasse la sua casa, affinché la memoria resti viva nel tempo.
Attrazioni nei dintorni del Parco Borbonico del Fusaro
All’interno del Parco Borbonico del Fusaro non ci sono servizi commerciali, ma la zona al di fuori del giardino è ricca di bar, pizzerie, ristoranti e locali di ogni genere. Fra le attrazioni principali del complesso, oltre alla Casina Vanvitelliana (visitabile a pagamento), c’è il Palazzo dell’Ostrichina, che spesso ospita mostre ed eventi. Ma anche il lungolago, un percorso pedonale che circonda un lato del Fusaro, percorribile a piedi o in bici. È piacevole passeggiare qui osservando la bellezza della natura e la Casina Vanvitelliana sospesa sull’acqua. Questo è un luogo molto amato anche dagli sposi, che scelgono questo sfondo per le fotografie nuziali. Inoltre, durante il periodo natalizio, vengono allestite luci e decorazioni per abbellire il parco.
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Come raggiungere il Parco Borbonico del Fusaro
Il Parco Borbonico del Fusaro si trova sulla riva del Lago Fusaro nel territorio del comune di Bacoli ed è facilmente accessibile con i mezzi pubblici. Chi viaggia in treno può utilizzare la linea "Napoli - Torregaveta" della Ferrovia Cumana e scendere alla fermata "Fusaro". In alternativa, è possibile prendere un autobus e scendere alla fermata "Bacoli - Via Fusaro", situata a pochissima distanza dall’entrata del parco.
Per chi preferisce spostarsi in auto o in moto, è necessario percorrere la Tangenziale di Napoli in direzione Pozzuoli e uscire al casello n° 14 "Pozzuoli - Arco Felice". Da lì, basterà seguire i cartelli che indicano prima "Bacoli" e successivamente "Baia Fusaro". All’interno del parco c’è un’ampia area parcheggio comunale non custodita, ma si può optare anche per uno dei parcheggi a pagamento presenti nella zona.