A Bacoli sono presenti diversi monumenti funerari definiti colombari. Alcuni di essi sono presenti all’interno del tessuto urbano del centro storico, come il Colombario di Via Scamardella, una traversa situata tra la Chiesa di Sant'Anna e Via Ercole. Sono persistenze archeologiche presenti all’interno di proprietà private, utilizzate nel corso degli anni come depositi dai cittadini del luogo. All’interno di ognuna di esse sono ben visibili, ancora oggi, piccole nicchie nelle quali venivano deposte le urne cinerarie.
Un monumento funerario di epoca augustea
Sul territorio di Bacoli, nei Campi Flegrei, sono presenti molti siti archeologici che rappresentano colombari o monumenti funerari in cui, ai tempi dei Romani, venivano deposti i defunti, nelle urne cinerarie e, secoli dopo, con sepoltura o inumazione. Tali resti si trovano in tutte le frazioni di Bacoli, come il Colombario di Via Scamardella, nel cuore del centro storico, nascosto nell’agglomerato urbano, inglobato da costruzioni moderne. Ci sono più testimonianze lungo questa strada che si trova tra la Chiesa di Sant'Anna e Via Ercole, ma il sito archeologico che si trova al civico 17, all’interno di un cortile di proprietà privata, è quello meglio conservato e visitabile.
Si tratta di un colombario ad ipogeo, situato 8 metri più in basso del piano di campagna, e vi si accede per mezzo di una scala in parte moderna. Risalente, probabilmente, all’epoca augustea, sulla costruzione ci sono i segni del tempo, tra attività di restauro e di adattamento alle epoche successive, ma si presenta in buone condizioni, nonostante l’alto tasso di umidità. Anche perché, nel corso degli anni, è stata utilizzata come deposito, come cisterna o anche come cella frigorifera di una macelleria della zona.
Gli ambienti dell’ipogeo
All’interno del Colombario di Via Scamardella si accede tramite questa scalinata su cui, a metà, sul lato destro, vi è un passaggio ad arco che immette su una rampa oggi interrotta da un muro. La pianta dell’ambiente principale è rettangolare, con copertura a botte scavata nel tufo. Sei finestroni a bocca di lupo illuminano l’interno.
Intorno alle pareti della sala centrale, in opus reticolatum, ci sono nicchie per ospitare le urne cinerarie, disposte su quattro livelli: cinque sono presenti sul lato sinistro dell’apertura, a 2,7 metri d’altezza, altre quattro sono sovrapposte lungo il lato destro dell’apertura. In alcune di esse si nota ancora il foro, un pezzo del tubo in cotto, in cui venivano deposte le ceneri del defunto. Le pareti sono ancora rivestite di intonaco fino a 1,60 m.
Sulla parete di fondo e su quelle laterali si aprono tre arcosoli: aree sepolcrali incassata nelle pareti, con copertura ad arco con armilla e stipiti in blocchetti di tufo e ricorsi in laterizi, sormontate da nicchie. Quello di fronte alla scala presenta una zoccolatura, forse per sostenere una seduta per i parenti del defunto, mentre sulla parete a destra dell’ingresso vi sono due arcate che danno accesso a due piccoli vani voltati e intonacati. Essi risultano parzialmente ostruiti da terriccio e detriti che, nell’ambiente più grande, coprono una zoccolatura in rosso.
Altri colombari in Via Scamardella
Oltre alla struttura ad ipogeo del civico 17, a Bacoli sono presenti altri colombari in Via Scamardella. Sono costruzioni funerarie chiamate così poiché le nicchie che si trovano in essi somigliano alle colombaie.
Al civico 22, all’interno di una abitazione moderna, vi è un colombario coperto a volta, alto 3,35 metri dal piano attuale, in opera reticolata con ammorsature in tufelli, che conserva tracce del rivestimento in intonaco, nel recente passato utilizzato come deposito. Una struttura dalla planimetria semplice con una serie di nicchie, per la deposizione delle olle, presenti sulle pareti, tra cui quella sul lato meridionale che presenta una copertura a semicatino, parzialmente tompagnata.
A seguire, sempre su Via Scamardella, lungo il margine destro della strada, ci sono una serie di ambienti funerari relativi a colombari, in opera vittata, che in un punto poggia su cinque filari di laterizi, e con pareti in opera reticolata. Una delle nicchie presenta una copertura a semicatino inquadrata da un piccolo frontone con timpano in stucco.