La Piscina Mirabile, o Mirabilis, è la più imponente cisterna di epoca romana mai rinvenuta fino ad oggi. È la struttura terminale dell'antico acquedotto voluto dall'Imperatore Augusto per far confluire l'acqua proveniente dalle sorgenti di Serino, in Irpinia, e rifornire non solo le principali città campane, da Pompei fino a Neapolis, Puteoli e Cuma, ma anche e soprattutto la flotta romana di Miseno.
Descrizione della Piscina Mirabile
La Piscina Mirabile, in latino Piscina Mirabilis, è la più imponente cisterna di epoca romana mai rinvenuta fino ad oggi, al pari del bacino idrico di Yerebatan Sarayi di Istanbul, in Turchia. Essa viene qualificata con l'aggettivo Mirabile per le straordinarie dimensioni della sua intera struttura idraulica che, scavata nel tufo ad una profondità di oltre 15 metri, la rendono simile ad una vera e propria Cattedrale sotterranea. Non a caso Piscina Mirabilis, considerato uno dei più importanti siti archeologici dell'area flegrea, è soprannominata la "Cattedrale di Bacoli", ovvero la città in cui è situata, esattamente sul promontorio tra il centro storico e Punta Pennata che un tempo sormontava l'antico porto di Miseno (Misenum).
Storia
Costruita in età augustea, la Piscina Mirabile rappresenta il punto terminale dell'acquedotto romano del Serino voluto proprio dall'Imperatore Augusto: l'acqua dall'altopiano irpino giungeva fino a Bacoli, nei Campi Flegrei, in un percorso lungo 96 km (più altri 49 in diramazioni) con il quale si approvvigionavano di acqua potabile le antiche città di Pompei, Ercolano, Napoli, Nola, Acerra, Atella, Pozzuoli, Cuma e, appunto, Miseno. Ma il motivo principale della sua costruzione era per rifornire d'acqua la più importante e imponente flotta romana del Mar Mediterraneo, la Classis Pretoriae Misenesis, che stanzionava presso il porto dell'antica città di Misenum e che vedeva inizialmente al comando Plinio il Vecchio, il quale proprio da Miseno, nel 79 d.C., raccontò l'eruzione del Vesuvio.
Struttura idraulica della Piscina Mirabile
Piscina Mirabile è una struttura sotterranea, scavata nel tufo per almeno 15 metri, lunga 70 e larga 25 con un volume di 12.600 metri cubi. La terrazza in calcestruzzo e cocciopesto ricopre un soffitto a volte a botte sorretto da 48 pilastri cruciformi disposti su 4 file a formare 5 navate lunghe e 13 corte, proprio come se fosse una cattedrale. Essa era provvista di due ingressi, una scalinata posta nell'angolo Nord-Ovest ed una a Sud-Est, attualmente chiusa. L'unica delle due che tutt'ora permette l'accesso alla navata principale è la scalinata nord-occidentale grazie ad una gradinata metallica con corrimano utile a preservare l'antica scalinata dal calpestio dei visitatori. Vista l'assenza di fori visibili dall'esterno, è presumibile che l'acqua venisse immessa attraverso condotte provenienti dall'ingresso di Nord-Ovest mentre venisse estratta dall'alto attraverso antichi sistemi idraulici, sfruttando i pozzetti delle volte a botte attraverso i quali i raggi del sole disegnano oggi suggestivi e affascinanti giochi di luce e colori.
Le pareti e i pilastri della piscina sono in opus reticolatum, la caratteristica tecnica edilizia romana di epoca augustea, con ricorsi in laterizio nelle pareti e in tufelli per i pilastri. Quest'ultimi sono impermeabilizzati grazie uno strato di cocciopesto e la tecnica di smussamento degli angoli attraverso dei cordoli poste alle loro basi. In mezzo alla navata centrale c'è una vasca profonda 1,10 metri, una cosiddetta piscina limaria, utile per le opere di decantazione, pulizia e svuotamento della cisterna. All'esterno della Piscina Mirabile sono presenti 12 piccoli ambienti, anch'essi con volte a botte e pareti in opus reticolatum, adibiti probabilmente al deposito di utensili e attrezzature idrauliche. Risalenti ad una costruzione successiva, relativa al I secolo d.C, in uno di essi è visibile un pavimento in cocciopesto con un riquadro centrale con tessere bianche e scaglie policrome di calcare.
I materiali utilizzati
Per la costruzione della cisterna, gli ingegneri romani erano soliti utilizzare a quell'epoca scaglie di tufo grezzo (estratto dal Tufo Giallo Napoletano, prodotto da un'eruzione nei Campi Flegrei di circa 15000 anni fa), acqua dolce di calce idrata e cocciopesto, quest'ultimo caratterizzato da una miscela di calce, pozzolana e una parte formata da piastrelle, mattoni e ceramica frantumati, in grado di conferire idraulicità alla calce. Estremamente interessante è la composizione della matrice cementicea adesiva, che deriva dalla reazione di calce, cocciopesto, calcite, gesso e tobermorite.
Il restauro della Piscina Mirabile
Un primo restauro è avvenuto nella prima metà del secolo scorso e si concentrò maggiormente sul consolidare alcuni pilastri in tufo e volte, e a riempire alcune crepe. Il primo lavoro documentato dagli archivi della Soprintendenza è il completamento degli scavi del monumento tra il 1910 e il 1926, seguito dal consolidamento dei muri danneggiati. Nel 1926 fu compiuto un restauro dei danni del secondo e terzo arco di supporto alla volta della prima navata, le superfici dei pilastri furono restaurate con calce di malta e pozzolana locale e le pareti con nuove inserzioni di opus reticolatum. Nel 1929 furono condotti lavori alla scala d’accesso ricoperta da uno strato di cemento e cocciopesto dello spessore di 3 cm. Nel 1936 l’opera di consolidamento per gli archi danneggiati proseguì con la ricostruzione delle parti mancanti delle volte, riparando poi l’estradosso con cemento e calcestruzzo. Dopo questo restauro, solo nel 2007 un nuovo progetto è stato attuato per consolidare e impermeabilizzare la terrazza sul tetto del monumento.
Piscina Mirabile: come arrivare e come visitare
La Piscina Mirabile è visitabile tutti i giorni tranne il lunedì, contattando telefonicamente l'assuntrice di custodia con sufficiente preavviso per concordare la data e l'orario di visita. Non è previsto alcun titolo d'ingresso. È consigliabile evitare la visita nel tardo pomeriggio per la scarsa illuminazione. Inoltra è bene dotarsi di scarpe comode e fare attenzione nel muoversi a causa della pavimentazione umida e scivolosa. Al di fuori dei periodi estivi munirsi di copri spalla per la bassa temperatura presente all'interno della cisterna.
Piscina Mirabile si può raggiungere in auto ma non è possibile parcheggiare l'auto nei dintorni. È consigliabile parcheggiare l'auto nell'area parcheggio di Via Miseno, adiacente la Villa Comunale, per poi percorrere a piedi 400 metri su Via Miseno fino a raggiungere le scale di Via Campi Elisi e poi andare a destra su Via Piscina Mirabile.
È possibile utilizzare i mezzi pubblici da Napoli prendendo la linea ferroviaria Cumana, scendere al capolinea di Torregaveta e da lì prendere l'autobus di linea Torregaveta-Fusaro fino ad arrivare a Bacoli: l'autobus attraversa le frazioni di Miseno e Miliscola, fermata di Via Miseno per poi fare il percorso a piedi indicato sopra oppure fermata di Via Risorgimento per poi dirigersi a piedi verso Via Campi Elisi.