La terrazza panoramica di Capo Miseno è un tesoro nascosto nei Campi Flegrei. Un belvedere ancora lontano dai flussi turistici, che tuttavia offre una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli e di Pozzuoli e sulle Isole Flegree. Si trova proprio sull’apice del promontorio, punto di partenza (o arrivo) di un percorso di trekking denominato “Sentiero degli Uccelli”. A pochi metri c’è uno dei più importanti fari italiani per la navigazione costiera.
Ammirare la vista circondati dalla natura
La terrazza panoramica di Capo Miseno è un gioiello circondato dalla natura. Un suggestivo belvedere immerso in una folta vegetazione, situato proprio sulla punta del promontorio. Chi arriva qui può godere di una vista mozzafiato a 360 gradi sul Golfo di Napoli, con il Vesuvio che si erge imponente, sul Golfo di Pozzuoli e sulle isole di Capri, Ischia e Procida. Nelle giornate più nitide si intravede anche la Costiera Sorrentina. Vale assolutamente la pena dedicare qualche ora per scoprire questo posto semi-incontaminato.
Un luogo di pace e silenzio, a pochi passi dal Faro di Capo Miseno
Il silenzio, la pace e il verso dei gabbiani popolano la terrazza panoramica di Capo Miseno. Un luogo di calma e serenità, dove poter trascorrere un po’ di tempo respirando aria di mare, in contemplazione del paesaggio circostante. Lontano dalla vita caotica e rumorosa di città. Qui ci sono anche alcune panchine dove sedersi e rilassarsi. A pochi metri c’è un grande faro bianco adoperato per la navigazione costiera, attualmente è fra i più importanti in Italia. Sfortunatamente non è accessibile al pubblico, se non tramite visite organizzate in accordo con la Marina Militare, che lo gestisce. Un grande cancello, infatti, separa il faro dalla terrazza.
La storia del Faro di Capo Miseno
La storia del faro risale al 1869. In origine fu costruito sui resti di una vecchia torre d’avvistamento del ’500, adoperata per difendere il territorio dagli attacchi dei Saraceni. Solo molti anni dopo, nel 1910, fu adibito a faro per la navigazione marittima, ma nel 1943 fu completamente distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1948 fu ricostruito, per cui ciò che vediamo oggi è una versione moderna della struttura che era un tempo. Per un lungo periodo la sua gestione fu affidata ad un guardiano, che dopo il pensionamento non fu mai sostituito. Questo anche grazie all’innovazione tecnologica che ora permette di monitorare a distanza l’attività di illuminazione.
La terrazza panoramica di Capo Miseno, punto di arrivo o partenza del Sentiero degli Uccelli
La terrazza panoramica di Capo Miseno è anche famosa per essere il punto di arrivo o partenza (poiché è percorribile da entrambe le direzioni) di un percorso di trekking soprannominato “Sentiero del faro di Capo Miseno” o “Sentiero degli Uccelli”. Il nome è dovuto alla presenza dei gabbiani che, dopo aver sorvolato il mare, tornano qui a costruire i loro nidi. Ma anche ad una moltitudine di altri volatili tutelati dall’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei.
L’escursione è una passeggiata immersa nella natura. Lungo il tragitto, che può durare dai 45 ai 60 minuti, si possono incontrare resti militari risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Il sentiero è poco impegnativo, quindi può essere percorso anche da bambini o anziani. Tuttavia ci sono molti gradini, in alcuni tratti non c’è pavimentazione e la vegetazione è folta, dunque è bene fare attenzione.
Servizi e attrazione nei dintorni
La terrazza panoramica di Capo Miseno si trova in un’area prevalentemente naturalistica, tuttavia attorno ci sono alcuni hotel, un ristorante e una pizzeria. Anche nelle zone limitrofe a poca distanza, come sulla spiaggia di Miseno, ci sono bar, pizzerie e locali normalmente molto frequentati. In ogni caso, per chi arriva qui tramite il percorso di trekking, è comunque consigliabile portare con sé delle bottigliette d’acqua o degli snack.
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Come arrivare alla terrazza panoramica di Capo Miseno
Per visitare la terrazza panoramica di Capo Miseno si può arrivare a piedi attraverso il Sentiero degli Uccelli. In alternativa, chi arriva in auto o moto dovrà attraversare una galleria che porta al termine di via Faro. Arrivando da Napoli, è necessario percorrere la Tangenziale in direzione Pozzuoli, uscita numero 14 “Pozzuoli-Arco Felice-Bacoli” e proseguire con le indicazioni verso Bacoli. In zona non c’è un’area parcheggio ma è possibile fare una sosta breve sul piazzale alla fine di via Faro.
È anche possibile arrivare con i mezzi pubblici, arrivando alle stazioni della Cumana di Fusaro o di Torregaveta. Da qui parte l’autobus “Baia – Torregaveta” che arriva alla fermata Miseno, dalla quale si può proseguire a piedi per via Dragonara e, successivamente, in salita verso via Faro.