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Lago Lucrino

Il Lago Lucrino sorge nell’omonima frazione di Pozzuoli. Si tratta di un bacino d’acqua salmastra, formatosi naturalmente in epoca antica. Nei secoli ha subito diversi mutamenti a causa del bradisismo e delle alterazioni del territorio. In età romana divenne famoso per essere la sede di importanti allevamenti di pesci e ostriche, ma fu anche un porto militare, il Portus Julius. Ad esso sono inoltre connesse numerose leggende.

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Lago Lucrino.
  1. Descrizione
  2. Storia e Geografia
  3. Mutamenti
  4. Leggenda del Delfino
  5. Flora e Fauna
  6. Servizi e Attrazioni
  7. Come arrivare
  8. Mappa

Lago Lucrino, un bacino d’acqua salmastra creato dal mare in epoca antica

Il Lago Lucrino è il più piccolo dei 4 laghi flegrei (Lago Lucrino, Lago d'Averno, Lago Fusaro e Lago Miseno) e sorge nell'omonima frazione di Pozzuoli. Anticamente venne a formarsi grazie alle onde del mare che, trasportando progressivamente sabbia, crearono un istmo che delimitò il bacino d’acqua. L’aspetto che possiamo ammirare oggi non è lo stesso che aveva in origine, poiché nei secoli ha subito numerose trasformazioni a causa del bradisismo e del mutamento del territorio.

Lago Lucrino, storia e geografia di un territorio in continuo cambiamento

Il Lago Lucrino deve il suo nome al termine latino lucrum (guadagno). In epoca romana, infatti, divenne famoso per essere una delle principali sedi per l’allevamento dei pesci e delle ostriche, impiantato qui dal senatore Sergio Orata, uno degli uomini più ricchi e conosciuti di quel periodo. Inoltre, era un'ambita meta di villeggiatura grazie alla grande concentrazione di fonti termali circostanti. Qui attorno, infatti, sorgevano le ville di alcune importanti personalità, come Marco Tullio Cicerone.

In passato le dimensioni del lago erano decisamente più estese rispetto a quelle che possiamo osservare oggi. Per questo, nel 37 a.C. Vipsanio Agrippa decise di impiegarne la parte orientale per realizzare un porto militare, il Portus Julius, lasciando la parte occidentale al prosieguo dell’allevamento ittico. Per fare ciò tagliò l’istmo (su cui tempo prima venne costruita una strada denominata via Herculea, perché secondo una leggenda l’istmo fu creato da Ercole), dando origine ad un varco d’accesso per le navi. Fece poi costruire un ponte di legno mobile per ricollegare i due versanti della strada. Ma il bacino era troppo poco profondo, per cui la flotta imperiale fu presto trasferita a Miseno.

I mutamenti del Lago Lucrino nel corso dei secoli

Nel X secolo, una serie di fenomeni geologici cominciarono a mutare l’aspetto del territorio e del Lago Lucrino. Parliamo del periodo di massima sommersione bradisismica, perciò il lago non esisteva più, l’istmo venne completamente inglobato dal mare. Nel secolo successivo il moto bradisismico si invertì e cominciò una progressiva emersione, nuove terre affioravano lentamente sulla costa.

Poi, nel 1538 ci fu un’eruzione che diede vita al Monte Nuovo, un vero e proprio cataclisma che durò diversi giorni. Il mare cominciò a ritirarsi, la terra a tremare, e dalla stessa terra si aprì una voragine che eruttò cenere, pietre e lapilli che crearono danni all’intera zona. Il Monte si venne a formare nell’arco di sole 48 ore, mentre il Lago Lucrino, che prima era collegato al mare e al vicino Lago d'Averno, si restrinse fino a trasformarsi nel piccolo specchio d’acqua che vediamo oggi.

La leggenda del delfino di Lago Lucrino

Il Lago Lucrino fa da sfondo ad alcune antiche leggende. La più famosa fu tramandata da Plinio il Vecchio e racconta di un delfino che, all’epoca di Augusto, arrivò per caso nel lago. Un bambino, che passava di lì per andare a scuola, notò l’animale e gli offrì la sua merenda. Fra i due nacque un profondo legame e ogni giorno si ritrovavano allo stesso posto. Il delfino lo lasciava salire in groppa e lo accompagnava a scuola a Baia. Al termine delle lezioni, poi, lo riportava a casa a Pozzuoli. Una routine che durò per anni, fino a quando il bambino non si ammalò gravemente. In seguito morì, ma il delfino continuò ad aspettarlo al solito posto per giorni e giorni. Alla fine, sopraffatto dalla tristezza, si lasciò morire anche lui, consumato dal dolore.

Flora e fauna nei dintorni del Lago Lucrino

La flora del territorio che circonda il Lago Lucrino è caratterizzata principalmente da pini marittimi, pini domestici e lecci. Lungo le sue sponde, invece, nell’estremità nord-occidentale, è possibile scorgere una grande quantità di cannucce di palude, che rappresentano la flora dominante. Ma anche la canna comune, lo sparto, la salicornia e il ravastrello marittimo.

La fauna invece, composta prevalentemente da uccelli, è la più bassa registrata fra i quattro laghi flegrei. Questo perché il Lucrino non gode di dimensioni molto estese, per cui riesce ad ospitare un ristretto numero di specie. Soprattutto nei mesi di gennaio, febbraio e maggio, è possibile incontrare la folaga, il gabbiano comune, il colombo, il verzellino e la passera d’Italia. Anche le specie acquatiche sono limitate perché i canneti rendono difficile la nidificazione, tuttavia in alcuni periodi è stato avvistato anche l’airone cenerino, nascosto tra la vegetazione.

Dintorni del Lago Lucrino, terme, ristoranti, hotel e tanto altro

Oggi il Lago Lucrino è una meta turistica rinomata, frequentata durante tutto l’anno. Attorno, infatti, ci sono numerosi pub, ristoranti, location di eventi, complessi sportivi, antiche terme, bar, hotel e tanto altro. Non c’è una vera e propria passeggiata attorno al lago, ma alcuni locali si affacciano direttamente su di esso e, soprattutto la sera, è affascinante osservare le luci che si riflettono sull’acqua.

  • Perimetro
  • 1,25 km
  • Superficie
  • 6,80 Ettari
  • Cenni storici
  • Utilizzato nel I sec. a.C. da Sergio Orata per la piscicoltura e ostricoltura.
  • Disponibilità Parcheggi
  • Media
  • Difficoltà di accesso
  • Facile
  • Servizi
  • Chiosco Bar, Ristorante, Pizzeria, Terme
    Sempre Accessibile
    Affluenza Bassa in Alta Staggione.

Come raggiungere il Lago Lucrino

Il Lago Lucrino è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, tramite la ferrovia Cumana in direzione Torregaveta, scendendo alla fermata “Lucrino” che dista 5 minuti a piedi dal lago. Ma si può arrivare qui anche in auto o moto, per chi parte da Napoli è consigliabile prendere l’Autostrada A56 (Tangenziale di Napoli) in direzione Pozzuoli, e uscire a “Pozzuoli – Arco Felice”, per poi proseguire verso Lucrino - Baia. Intorno è possibile parcheggiare optando per uno dei parcheggi a pagamento in zona.

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