Bacoli tra Ottocento e Novecento, a Villa Cerillo la presentazione del libro di Francesco Lubrano

La Biblioteca civica Plinio il Vecchio di Bacoli presenta il libro di Francesco Lubrano

Storia, vicende politiche, personaggi, edito da D’Amico di Nocera Superiore. Alla serata parteciperanno il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione; lo storico Antonio Alosco, già docente presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, autore della prefazione; Francesca Illiano docente e saggista, il moderatore sarà lo storico Maurizio Erto, direttore della collana “Flegrea”, vicedirettore e anima della rivista Bollettino Flegreo.

Chi è l'autore Francesco Lubrano

Francesco Lubrano, pubblicista, direttore responsabile del Bollettino Flegreo, ha pubblicato vari saggi sulla storia dei Campi Flegrei, tra le ultime monografie: Bacoli 1824-1919 da Borgata a Municipio (Valtrend, 2011); Ernesto Schiano, primo sindaco di Bacoli, tra giornalismo, saggistica e politica (Iniziative Editoriali, 2015); L’attività politica di Giovanni Strigari tra Napoli e i Campi Flegrei. Pozzuoli tar la Belle Epoque e il risanamento della città bassa (D’Amico, 2022).

Storie, vicende politiche e personaggi di Bacoli tra Ottocento e Novecento

Nella nuova monografia Lubrano continua la ricostruzione storica dei Campi Flegrei nel periodo contemporaneo, con una duplice linea guida: l’indagine storica condotta con metodo scientifico e ricerca di fonti e documenti di prima mano e l’apertura dell’ambito di studio ad un ampio contesto non legato ai confini della cinta municipale dei Comuni Flegrei.

In Bacoli tra Ottocento e Novecento. Storia, vicende politiche, personaggi, un capitolo è dedicato a Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del manifesto Futurista, che ambientò nel castello di Baia la sua opera I Progionieri. Un altro capitolo è riservato a Pietro Castellino che perse la vita proprio a Bacoli; un altro a Francesco Saverio Nitti di cui sono state ritrovate le corrispondenze con Benedetto croce scritte durante i suoi soggiorni a Bacoli.

Ruolo centrale della pubblicazione è quello dei personaggi che hanno fatto la storia di Baia, Cappella, Miseno e Bacoli: sono stati ricostruiti i profili di Carmine e Felice Cerillo, Luigi Illiano, Ambrogio Greco, Ottavio e Gioacchino Salemme, Nicola Carannante, Domenico Cordova e di una intera classe politica che tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento contribuì alla autonomia di Bacoli.

E proprio quelle delle autonomie è un tema sviluppato su più direzioni. Un capitolo è dedicato al tentativo di separazione di Baia da Bacoli, promosso dal deputato democristiano Stefano Riccio; un altro ai tentativi di separazione di Cappella da Monte di Procida e da Bacoli, che ebbero quale promotore il sacerdote Salvatore Reale, prete antifascista e personaggio ancora vivo nella memoria dei cappellesi.

Non manca un capitolo dedicato ad Ernesto Schiano e ad una strada che il Consiglio Comunale di Bacoli provò, senza riuscirci, a dedicare alla sua memoria poco dopo la scomparsa.