ArcheoCamp, settima rassegna di archeologia subacquea nei Campi Flegrei

Durante il convegno ArcheoCamp saranno presentate le nuove scoperte di archeologia subacquea e le ricerche in corso nel Golfo di Pozzuoli; i nuovi itinerari subacquei e costieri di Puglia e Campania; i progetti di monitoraggio ambientale e le nuove tecnologie applicate al patrimonio culturale sommerso.

Tra le nuove proposte quest’anno sarà presentato un progetto di gemellaggio tra il parco archeologico di Caesarea Marittima e l’area sommersa di Pozzuoli, legate da un patrimonio comune. Durante la Tavola rotonda si discuterà con le istituzioni, il mondo accademico e le associazioni sul turismo archeologico subacqueo, che agisce da motore per lo sviluppo del turismo culturale nell’area flegrea e sulla necessità della creazione di una DMO (Destination Management Organization) dei Campi Flegrei.

“Siamo alla XII edizione di Archeocamp, noi del Parco Archeologico dei Campi Flegrei siamo molto contenti di poter rappresentare il lavoro che è stato svolto nel corso dell’anno 2023, sono stati raggiungi importanti i risultati tra i quali spicca sopratutto l’inserimento del Parco Sommerso di Baia nel novero delle best practices dell’Unesco” - ha commentato Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei. “Ci hanno inseriti in una cerchia molto ristretta di 15 realtà mondiali, unica in Italia, attenzionato dall’Unesco come buona pratica di gestione, valorizzazione e tutela del patrimonio subacqueo”.

“Questo è il nostro lavoro: ricerca che diventa azione sotto forma di conservazione e restauro a quel patrimonio e valorizzazione migliorando sempre le possibilità che offriamo al turista di poter godere di questo strepitoso patrimonio. I turisti stanno venendo sempre di più, c’è un trend di crescita molto incoraggiante. La sfida è migliorarsi ancora e rendere questo patrimonio veramente comunitario, una risorsa per lo sviluppo sociale, economico e culturale dei Campi Flegrei” - ha concluso Pagano.

“Durante queste due giornate c’è stata una tavola rotonda dove, insieme alle istituzioni e ai protagonisti del territorio, si è discusso della necessità di creare una DMO (Destination Marketing Organization) che coordini gli sforzi delle imprese, associazioni, e tutti quelli che lavorano per valorizzare e promuovere il territorio flegreo” - ha raccontato Cristina Canoro, socio Centro Sub Campi Flegrei.

Durante il convegno è stato presentato una relazione di Simona Formola (funzionario archeologo della Soprintendenza dell’Area Metropolitana di Napoli) sul progetto scientifico della Soprintendenza ai Beni Cultura attualmente in corso nel territorio di Bacoli, in particolare nella zona di Villa Ferretti e Porto di Misenum. “È un progetto sponsorizzato e finanziato dal Comune di Bacoli ossia quello di un rilievo del cumulo archeologico che troviamo all’imbocco del porto di Miseno. Ci darà sicuramente una messa di risultati riguardo a iscrizioni, resti lapidei e sculture che ci faranno ricostruire il panorama ancora vago rispetto agli edifici pubblici della città e colonia di Misenum”.